Rota Vicentina: tappa 4 – Porto Covo-Vilanova de Milfontes

Distanza: 20,40 km

Dislivello in salita: 160 m

Dislivello in discesa: 160 m

La tappa decisamente più impegnativa, non per i dislivelli, assenti, ma per la quasi totalità del tempo passata a camminare nella sabbia. Infatti abbiamo optato per sandali da trek anziché le scarpe. Scelta a mio avviso azzeccata. La tappa ha inizio uscendo dal villaggio da dove vi siamo entrati, attraversando la foce del ruscello e risalendo la stradina. Li si ritrova il crocevia dove Caminho e Trilho si uniscono. 
Si può scegliere se iniziare direttamente lungo la spiaggia o proseguire un po’ più internamente lungo la strada, fino a 
Ilha do Passegueiro dove i due tracciati si riuniscono.

La strada è più rapida, abbiamo scelto questa, e abbiamo fatto bene vista la difficoltà e la lunghezza della tappa. In prossimità dell’Ilha c’è un baretto per la colazione. Se siete partiti troppo presto, potreste non trovare nulla di aperto a Porto Covo. 


Lentamente si risale in scogliera camminando e affondando nella sabbia. Abbiamo trovato una totale assenza del vento che ci aveva sempre accompagnato nelle tappe interne e che ritroveremo solo nelle tappe interne, a peggiorare le condizioni climatiche un’umidità elevata. Serve molta acqua e tenere il capo coperto se batte il sole, non vi sarà ombra fino alla fine, nemmeno un po’. A parte un piccolo tratto su una passerella in legno con delle panchine (ottimo per uno spuntino) la tappa si snoderà sulla scogliera, tra arbusti bassi e falesie frastagliate a picco sull’oceano.

Non si camminerà mai in riva. A mio gusto personale la tappa non ha provocato un grande entusiasmo, ad essere sinceri credo sia la più brutta e noiosa. Ci sono comunque degli scorci degni di nota peró ripetitivi.

Nessuna possibilità di ristoro lungo il percorso, è necessario portarsi tutto. Vila Nova appare praticamente quasi improvvisamente e stavolta si deve scendere in paese anziché salire. Ci sono due locali prima di arrivare nel vero e proprio centro del paese, per una sosta ristoratrice, altrimenti potreste resistere circa 2 km circa lungo una noiosa strada sterrata a bordo coltivazioni e poi la zona residenziale prima del bellissimo centro storico, e assaporare una birra dopo aver lasciato gli zaini in hotel, cercando il baretto che più vi aggrada. Vila Nova è più grande di Porto Covo e offre tutto, bar, ristoranti, market, farmacie. È un villaggio carino da visitare, qualche saliscendi verso il forte ma si percorre bene, pieno di viuzze, negozietti, baretti e ristorantini. È anche questo un paese molto turistico. Come per Porto Covo, benché fosse quasi ottobre, locali pieni, meglio prenotare in anticipo, telefonando o andando prima a chiedere. Direi che vista la difficoltà, il caldo, l’umidità e la lunghezza, uno (o più) aperitivi a base di Sagres e/o Super Bock, sarà un esperienza magnifica e dissetante. 
Informatevi sulla presenza e orari del battello che va al di là del torrente perché anche qui, il paese è sulla foce di un corso d’acqua, stavolta navigabile. 
Se riuscite a prenderlo, il giorno successivo risparmierete un ora di cammino su asfalto.

Apericena da “Ritualizzano Restaurante Tapas-bar” e cena alla “Tasca do Largo” , dove consiglio l’ottimo bacalhau a bras. Abbiamo alloggiato da “Selina Milfontes” , bell’ambiente, curato nei dettagli, ma con un lunghissimo pre-check in che si potevano anche risparmiare.

Allego i link del tracciato GPS

https://it.wikiloc.com/percorsi-escursionismo/rota-vicentina-trilho-dos-pescadores-porto-covo-vila-nova-de-milfontes-57212793

https://it.wikiloc.com/percorsi-escursionismo/porto-covo-vila-nova-de-milfontes-tappa-4-57213129