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Lisbona quello che il turista deve vedere.

Sono stata in Portogallo per la prima volta nel 2009. L’obbiettivo era quello di mettere alla prova il mio portoghese e di verificare con i miei occhi se davvero Lisbona apparisse così bella come un film di Wim Wenders e melodiosa come una musica dei Madredeus.

1 settimana con soggiorno a Lisbona quindi – con altre tappe segnate sulla cartina quali Sintra, Cascais, Estoril, Mafra e Queluz, tutte nei dintorni e facilmente raggiungibili in treno.
Per l’alloggio ho trovato un bed and breakfast in zona Saldanha – vicino a Campo Pequeno – nuova area commerciale, dove all’epoca non c’era davvero molto, solo i lavori in corso della metro gialla (ora terminata).
* note: i posti ideali per soggiornare sono verso Praça do Comercio, Rossio o Restauradores. Cercate nei dintorni, offerte e buoni prezzi si trovano sempre – infondo Lisbona è una città molto economica.
 
Siete spaventati perché il vostro hotel non comprende la colazione ? Non dovete! Il Portogallo vanta un’enorme quantità di Pastelarias (caffè, pasticcerie) fatte appositamente per la prima colazione.  Il primo passo per iniziare bene la giornata ?
Un galão (caffè macchiato servito in un bicchiere) e un pastel de nata (il famoso pasticcino di sfoglia). Contrariamente a quello che si pensa in Portogallo sanno fare il caffè! Se siete a Lisbona ordinate una bica (um café, se vi trovate in qualche altra città portoghese).
{ piccolo dizionario:
La maggior parte dei portoghesi non parla molto bene ( o per niente) l’inglese. Se organizzate un viaggio in Portogallo e non conoscete la lingua questo frasario vi potrà essere utile per fare le vostre ordinazioni in un café o ristorante. Ricordate sempre di essere molto educati, i Portoghesi non amano la scortesia.
Lisbona a zone.
  1. Baixa e Avenida
  2. Bairro Alto
  3. Belém
  4. Alfama
  5. zona Expo – Parque das Nações
1. Baixa e Avenida.
Praça do Comércio (nota a Lisbona come Terreiro do Paço, Piazza del Palazzo è, come amo definirla, l’entrata ufficiale della città, dalla quale si può accedere anche via mare prendendo un traghetto da Cacilhas. Al centro della piazza si erge la statua di Re José I, realizzata dal grande scultore portoghese Machado de Castro. All’angolo della piazza troverete l’utile Welcome Center, l’ufficio informazioni che sarà a completa disposizione per ogni vostro dubbio o chiarimento. Oltre l’arco di Praça do Comércio sorge la Rua Augusta, zona piuttosto movimentata piena di ottimi ristoranti e negozi alla moda. E’ percorrendo questa via che vi troverete affiancati – sul lato sinistro – dall’Elevador de Santa Justa, un ascensore neogotico costruito sul finire dell’800 da un architetto francese apprendista del famoso Gustave Eiffel (creatore della Torre Eiffel). L’ascensore ha l’utilità di collegare direttamente alla zona di Bairro Alto , trenta metri più sopra, senza il bisogno di farsi tutto il percorso a piedi. Il biglietto dell’ascensore lo si acquista all’interno e costa 5,00 € e vale sia per l’andata che per il ritorno. Molti amici mi hanno chiesto se effettivamente valga la pena farsi 10, 15 minuti di fila per prendere il biglietto e salirci … A mio modesto parere, no. No perché semplicemente andando più avanti e imboccando Largo do Carmo si è subito in cima e si gode della stessa vista, ma se siete ugualmente interessati almeno una volta nella vita bisogna provare.
La prima piazza che vi apparirà seguendo la Rua Augusta sarà quella di Rossio. In molti tendono a confondere le  piazze principali, abbastanza simili e vicine, tenete presente che Rossio è quella con la fontana con alle spalle il Teatro Nacional e il pavimento a ciottoli bianchi e grigi tagliati a mano. A fianco di Rossio, sulla destra – tenendo come punto di riferimento la Rua Augusta da P. do Comércio – trovate Praça da Figueira, un tempo sede di mercati e ora affollata di caffè, alberghi e ristoranti. Al centro della piazza ecco imponente la statua di bronzo del re João I. Per completare il percorso,  la piazza a tre corsie, Praça dos Restauradores, che prende il nome alle vittime della guerra di Restaurazione. Al centro della Piazza si erge un obelisco dove raffigurano la Vittoria e la Libertà del paese dal giogo spagnolo.
 2. Bairro Alto e Estrela.
La collina del Bairro Alto è una delle zone più tipiche e amate di Lisbona. Da qui si gode una delle tante viste (miradouros) sulla città sottostante. Con le sue piccole drogherie, i bar e i ristoranti, in realtà è sopratutto la vita notturna ad animare il Bairro Alto, grazie alle sue antiche casas de fado. E qui ho capito solo in un secondo viaggio a Lisbona, che in realtà il Chiado e il Bairro Alto non sono proprio la stessa zona. Seppur vicinissime, viene denominata “Chiado” quell’area più signorile che vanta il Café A Brasileira (l’antico Café ricoperto di stucchi frequentato dal poeta Fernando Pessoa) e la zona di Rua Garrett, che prende il nome da un altro celebre poeta portoghese, che affianca un’altra strada con una statua dedicata al romanziere Eça de Queiroz, tra l’altro uno dei miei preferiti. Dunque possiamo dire che il Chiado altro non è che una piccola parentesi letteraria, quasi snob, del Bairro Alto.
Ma che siate venuti da l’Elevador Santa Justa o dalla Travessa do Carmo, non avrete potuto fare a meno di chiedervi cosa fosse quella chiesa in rovina sul Largo do Carmo. Dopo esservi riposati un attimo sulle panchine della piazzetta, una visita all‘Igreja do Carmo è d’obbligo. La chiesa carmelitana è un chiaro esempio del disastro del terremoto che nel 1755 rase quasi al suolo Lisbona. Al suo interno reperti risalenti dal periodo preistorico a quello romano. Il biglietto d’ingresso costa 3,50 €, prezzo relativamente basso per qualcosa di davvero suggestivo.
Percorrendo sempre il Bairro Alto, sul finire di Rua da Misericórdia si trova una delle più belle chiese di Lisbona, São Roque. La chiesa è piccola e da fuori vi apparirà insignificante, vista l’umile facciata, ma il suo interno vi sorprenderà. La cappella di San Giovanni Battista è stata progettata da alcuni architetti italiani ed è stata decorata con materiali preziosi. L’ingresso è gratuito (dalle 9.30 alle 17) e vi vengono celebrate anche funzioni religiose.
Dietro alla chiesa, un po’ in salita, si trova uno dei punti panoramici preferiti dai turisti: il Miradouro de São Pedro de Alcântara. Un riquadro di piastrelle rappresentante la mappa della città vi aiuterà ad orientarvi e a riscoprire i monumenti e i luoghi principali da questo punto panoramico. Alla luci della sera il panorama diventa ancora più suggestivo e la strada si riempie di giovani e movimento. Se vi capita di perdervi in quelle strade fate un giro anche per Praça do Prìncipe Real a guardare i giocatori di carte.
3. Belém.
Fra i mezzi di trasporto pubblici prediligo la metropolitana. Oggi ho imparato a destreggiarmi con altri mezzi (treni, bici, autobus ecc.), ma nel 2009 quando ho scoperto che Belém era da tutt’altra parte e non raggiungibile con la metro, confesso d’essere andata un po’ in crisi. Quindi per chi ancora oggi si sta chiedendo come raggiungere Belém, la risposta è semplice:
  • con il tram n°15 lungo la banchina del fiume
  • con i tram n° 14, 27, 28, 29, 43, 49, 51, 73, 201 e 112
  • con i treni da Cais do Sodré per Oeiras
ricordo che all’epoca ho fatto non so che confusione e anziché prendere il treno alla stazione di Cais do Sodré l’ho preso da Sete Rios e ho dovuto fare dei cambi. In ogni caso, quando ci sono tornata ho preso tranquillamente un tram a Praça da Figueira e sono scesa bel bella a Belém. I tram sono puliti e hanno lo schermo che segnala le fermate quindi non sbagliate nemmeno volendo – calcolate circa 15 minuti per arrivare.
Tre cose valgono il prezzo del biglietto fino a Belém: il Monastero dos Jeronimos, il monumento alle Scoperte con la sua grande bussola e la Torre di Belém. Se siete golosi e curiosi di assaggiare l’originale Pastel de Nata, allora aggiungete alla vostra gita anche l’Antiga Confeitaria de Belém, proprio a fianco della fermata del tram che avete appena preso. Calcolate che anche Madonna ha fatto la fila per entrare a prendersi un vassoio di queste delizie di crema.
Vale assolutamente la pena fare anche un’ora di fila per visitare il Monasteiro dos Jeronimos , incantevole esempio di architettura manuelina. Voluto da Re nel 1500, dopo il ritorno di Vasco da Gama e offerto all’ordine di San Gerolamo. Al suo interno è custodita la tomba dell’esploratore, decorata in suo onore con simboli nautici.
Esatto perché è proprio il mare il richiamo costante a Belém. Sul lato destro del Monastero, ecco il Museo della Marina e dall’altro lato della strada la Torre di Belém in mezzo al Tago, preceduta dal Monumento alle Scoperte, che ricorda i grandi navigatori e il loro contributo al Portogallo. Da qui avete un’ottima vista del Ponte 25 de Abril che collega Belém a l’altra sponda e alla città di Cacilhas.
 * se non avete occasione di andare in Brasile per poter abbracciare Rio de Janeiro a braccia aperte come il Cristo Re, allora potete provare con il Cristo Rei di Cacilhas. Basta prendere un traghetto da Praça do Comercio o Cais do Sodré e una volta arrivati sull’altra sponda prendere uno dei numerosi autobus che vi scorterà sopra il ventoso colle dominato dal Cristo. 
 
4. Alfama.
Alfama o la si odia o la si ama. Io quando penso a questo quartiere penso automaticamente a quella canzone dei Madredeus che dice:
” Desidero tornare da te, desidero incontrarti. Dimenticata, non ho più rivisto la grazia dei tuoi occhi che ho tanto amato “.
In molti vi diranno che Alfama cade a pezzi. Questa è la vera Lisbona, la sopravvissuta Alfama. Seguite l’itinerario classico: da Praça do Comercio prendete la destra e arrivate alla Cattedrale da Sé, dedicata a Sant’Antonio (che non è di Padova ma di Lisbona ed è santo patrono del Portogallo). Vi ritroverete un insieme di stili architettonici a non finire, perché la cattedrale è stata distrutta e ricostruita più volte in seguito ai terremoti del secoli. Proseguendo per Rua A. Rosa e do Limoeiro impossibile non fermarsi al Miradouro de S. Luzia, uno dei punti panoramici dell’Alfama e di tutta Lisbona che preferisco. Ma una guida vera e propria in questo quartiere non vi sarà di nessuno aiuto: perdersi è bello ad Alfama. Quelle strette viuzze ripide e acciottolate vanno percorse a piacere e solo se siete stanchi vi consiglio di prendere il famoso tram n°28, in modo da non perdervi parte dell’incanto e della tradizione.
Una visita è d’obbligo all’Alfama: il Castello di São Jorge. Costo 8,50 € che possa piacere o no dipende da voi. Durante il mio primo viaggio l’ho trovato sopravvalutato e non così entusiasmante, ma ritornandoci con l’obbiettivo giusto, sono riuscita a scattare foto niente male che sono valse la visita e il prezzo del biglietto. C’è da dire che il piccolo borgo di Santa Cruz, al suo interno, è proprio carino.
Un posto insolito che secondo me vale la pena vedere se avete del tempo a disposizione è la Igreja de Madre de Deus con il suo Museo Nacional dos Azulejos, con le tipiche piastrelle di tutte le dimensioni e sorti. Ci ho messo un po’ a trovare la chiesa perché la facciata è molto umile e non è segnalata, ma dalla stazione di Santa Apolònia tenete la destra  e camminate un bel po’.
5. Zona Expo.
Prendete la metro e scendete a Oriente. Passeggiate all’interno del centro commerciale Vasco da Gama, uscite e perdetevi nell’azzurro che domina l’Expo. La zona nuova di Lisbona è un’altra dimensione grazie al grande Parco das Nações. Una cosa che raccomando a tutti: non snobbate quest’area perché merita assolutamente una visita. Prendete la teleferica, se preferite, camminate lungo il pontile e fermatevi a mangiare una sopa do dia (minestra del giorno) o una bife de porco ( bistecca di suino servita con uova e patate) in uno di quei ristorantini economici prima dell’Oceanário di Lisboa, il secondo acquario più grande del mondo. Se dovete comprare un souvenir qui ce ne sono di adorabili: da peluche a forma di tartaruga a t-shirt con la stampa di Fernando Pessoa.
Vivete ( e tornate) a Lisbona!

6 Responses to Lisbona quello che il turista deve vedere.

  1. noolyta ha detto:

    Bellissimo post, spero di tornare presto a Lisbona perchè è una città meravigliosa!

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  2. Sto organizzando una piccola vacanza a Lisbona per i miei genitori..post molto utile!

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  3. Michael ha detto:

    Il miradouro de santa luzia è da vedere, magari al tramonto e in compagnia, e non ho saputo resistere dal comprare un disco di fado alla feira da ladra! 😉 Complimenti, bell’articolo e belle foto come al solito!
    Visto che seguivi il mio vecchio blog, ne approfitto per dirti che mi sono spostato di qua: pillsofmovies.com 😉

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  4. Simona ha detto:

    Ci è’ venuta voglia di organizzare un FUGA!!!😜

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    • Elisa ha detto:

      Fatelo assolutamente. La capitale portoghese (ma un po’ tutto il Portogallo) è il luogo ideale per l’evasione. Abbinate magari Lisbona a due piccole città vicine come Sintra e Cascais.

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